Luisa Via Roma 1984

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Firenze, ITALIA - 1984

“ARCHITETTURE NASCOSTE”

Nell’edilizia ottocentesca si affidava alla facciata, come decoro, il ruolo unificante di vecchie e nuove tipologie della città. Oggi é consuetudine di limitare l’intervento al vuoto delimitato dalle vetrine dell’edifico con opere di arredo che pure, a volte, riescono comunque ad essere violentemente invadenti. E’ una interpretazione del tema dell’intervento architettonico all’interno della città storica. Edificando, arretrati rispetto a quello già esistente, un nuovo fronte, abbiamo esaltato, con disincantato distacco, la quinta ottocentesca, ne abbiamo creata una nuova, parallela, ma distante, separata dal gioco delle ombre, a cento anni di distanza dalla prima edificazione. Un embrione isolato di linguaggio contemporaneo. Un edificio nuovo, o meglio, una parte del virtuale nuovo edificio che corre all’interno e dietro l’immagine solidificata, immobile, rassicurante della città vecchia.

 

E’ un giocò di scatole cinesi, il suggerimento di una città di nuova costruzione che solidamente nascosta e protetta dalle vecchie mura esterne (ancora uniche superstiti di uno sventramento a volte totale) viene ora dalle stesse, evidenziata, incorniciata e resa meno latente. All’interno abbiamo ripreso la via del progetto ottocentesco originale, cioé la galleria con i negozi che vi si affacciano, un mercato coperto che crea con la strada un itinerario urbano continuo. Dalla strada infatti si é condotti quasi naturalmente all’interno, esso stesso strada, dotato di slarghi, soste, punti di riferimento, luce naturale filtrante da un lucernario, uno degli elementi architettonici che insieme a scala, facciata, studio planimetrico, seguono ben più ed oltre l’arredo uno spazio destinato a svincolarsi per quanto possibile da decorazioni o perlomeno a contenerle tutte nel tempo al suo interno senza stonature..

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